Gia, ma lui… lui, chi è?
Lui, il protagonista del viaggio “Alle colonne d’Ercole”, si chiama Tullio Berlenghi. Vive a Labico, un piccolo paese a pochi chilometri dalla Capitale. Facendo ricorso ad un eufemismo, si può dire che abbia un pessimo carattere. Ed è per questo che nessuno si è stupito del fatto che abbia deciso di andarsene per un mese in giro in bicicletta.

Valerio
Anzi, i più sono convinti che sia stato cacciato da casa, con piena soddisfazione dei vicini, dei familiari e dei colleghi di lavoro. Che poi, anche lì, chiamarlo lavoro è una forzatura semantica di non poco conto. Lui stesso pare non sia in grado di spiegare cosa faccia nella vita. Sostiene di essere un ambientalista e di essere impegnato in molte battaglie per la tutela della natura, del territorio, del paesaggio.
Il quadro desolante in cui versa l’intero Paese la dice lunga sulla sua naturale tendenza ad occuparsi di cause perse. In realtà bisognerebbe anche capire se le cause in cui (lui) si perde sarebbero perse comunque o se siano perse, le cause, per causa sua.

Irene
Per ragioni misteriose ha anche una moglie ed è padre di tre figli – che, per loro fortuna, non gli somigliano affatto – tutti molto lieti, compreso Oreste, uno splendido vecchio labrador che fa parte della famiglia, all’idea che sparisca dalla circolazione per quasi trenta giorni.

Rosanna
Si appassiona con facilità di tutto quello che gli capita sotto il naso (la cui estensione, peraltro, agevola questa tendenza bulimica a cimentarsi nelle più disparate discipline, con risultati non esattamente eccelsi).

Oreste
Magari solo per pochi secondi, ma ha intrapreso percorsi di apprendimento di tutte le branche dello scibile umano e disumano: informatica, ginnastica artistica, fotografia, regia cinematografica, rock and roll acrobatico, origami, arrampicata libera, ceramica, mazurka, lingue orientali, salto triplo, decoupage, ecc. ecc. Ad un certo punto della sua vita, indeciso tra una full immersion di danza del ventre e una corso di cerbottana di precisione, ha scoperto colei che avrebbe cambiato la sua vita (ma anche quella degli incolpevoli coinquilini): la bicicletta.

La protagonista
E’ lei, di fatto, l’ispiratrice di questo viaggio, sarà lei a percorrere i 2300 chilometri circa (sta ancora facendo i conti) che separano Genova da Gibilterra, sarà lei la vera protagonista.